venerdì 28 novembre 2008

...come una medusa spiaggiata di notte.

Efferato il tempo mi ripassa la testa,
sdoppiando il fragore dei miei pulpiti,
palpiti su lande visionarie:
eppur mi sfrego le cervella per intirizzirmi di seriosità,
elaboro piani di apocalissi e messi,
"il forcipe della vita continua incessante",
abbandono le mie debolezze per ritrarre le immagini dalle illusioni,
allusioni a paradigmi d'imperfezione e casuali reticoli d'incompetenze,
immoto in aracnee tele d'arborei sfregi d'occorrenze incognite.
Sfumati i contorni di ciò che appare,
è innegabile la fissità di un chiodo arrugiadato,
infettato nel disdoro,
"a volte mi sembra di gridare al buio",
nelle mie carni troppo poco vive,
tumide di rancorose angustie,
"ricerca dell'impossibile attraverso l'inutile (G.T./F.P./B.S.)"
Nel riflusso delle acque mi vedo...



***(...dream about the sun, you queen of rain...(Per & Marie)***

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