domenica 6 maggio 2007

"Eautontimorumenos"



"Non sono forse un accordo
stonato, nella divina sinfonia,
grazie alla vorace Ironia
che mi squassa e mi morde?
E' dentro la mia voce, come stride!
è il mio sangue, questo veleno nero!
Sono lo specchio sinistro
in cui si guarda la megera.
Io sono la piaga e il coltello!
sono lo schiaffo e la gota!
Sono le membra e la ruota,
e la vittima e il carnefice!
Sono del mio cuore il vampiro,
- uno di quei grandi derelitti
condannati all'eterno riso
e che non possono più sorridere!"
(Charles B.)



"...più saremo capaci di porre al centro della nostra attenzione, insieme al nostro, anche l'interesse per gli altri, più solide saranno le fondamenta della nostra felicità.
Necessità di avere fiducia in sé è diversa dalla presunzione, da esagerato senso d'importanza;
Umiltà genuina è genere di modestia diversa dalla mancanza di fiducia in sé;
Ambizione sfrenata è diversa da aspirazione legittima di riuscire bene in compiti moralmente validi;
Bisogna riflettere su quelli che, per narcisismo, si rendono ridicoli: non si tratta di giudicare, ma di prendere pienamente coscienza delle conseguenze negative di un tale stato della mente e del cuore.
Empatìa (capacità di comprendere e condividere sofferenze altrui); gioire della buona sorte altrui, incoraggiare ed elogiare altri, ma non lusingare; non lasciarsi inorgoglire, ma riconoscere generosità di chi ci apprezza.
Non bisogna essere indulgenti con noi stessi.
Per essere felici, praticare la virtù, alla cui base è la disciplina etica: pazienza, amore, tolleranza, perdono compongono la felicità.
Lo sconforto non è mai una soluzione, ma piuttosto il definitivo fallimento.
Prima di essere generosi bisogna essere giusti.
Contro la sofferenza bisogna cercare di rispondere ponderatamente, adottando approccio spassionato, razionale; c'è stretto rapporto tra impatto che sofferenza ha su mente e corpo e pratica di una disciplina interiore.
Quando guardiamo un problema da vicino, esso occupa tutto il nostro campo visivo e appare enorme; se invece lo consideriamo da una certa distanza, la poniamo in relazione ad altre cose.
Enorme differenza; per quanto tragica una situazione, anche evento più angoscioso ha innumerevoli aspetti e può essere considerato da diversi punti di vista; si può paragonare tragedia con altre di altri più grave o simile.
La ricchezza a poco, a poco rovina.
Importane quando si incontrano delle difficoltà non lasciarsi paralizzare, bensì con le proprie capacità critiche, analizzare la natura del problema, poi dedicare tutte le energie per trovare la soluzione migliore; se il problema non ha soluzione è inutile angustiarsi.
Disciplina etica dev'essere comportamento liberamente scelto, in quanto consapevoli dei suoi benefici, non imposto contro volontà.
Per poter comprendere la vera natura dei nostri pensieri e delle nostre emozioni dobbiamo pensare, pensare, pensare.
A meno di non conoscere perfettamente la situazione, non siamo in grado di giudicare con certezza il contenuto morale delle azioni altrui.
E' meglio essere consapevoli anche di un nostro solo difetto che di migliaia altrui.
Teoria dello sviluppo economico illimitato ha ingenerato incapacità di accontentarsi con conseguenti problemi sociali, economici, ecologici ed etici..."
(appunti tratti da "Una rivoluzione per la pace", Sua Santità il Dalai Lama)


...boh li ho trovati in giro e mi son detto perchè non scrivere anche quelli, eh...


"E' molto tardi ora, le 3.00...forse troppo tardi, ma... non si dice sempre che non è mai troppo tardi...presto che è tardi, basta tardi, tiratardi, petardi a Capodanno, fine e principio, morditi la coda, serpente a nove corde, gattamelata sul tetto che scatta la feta, lascia lo zampino tanto al lardo


Ore 3.15: caduto dentro la prescrizione sono...ahia!

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