venerdì 30 novembre 2007

"Se mi deste ragione, sarei un pazzo. Se mi deste torto non saprei che farmene."

Ancora oggi ho avuto una sensazione inquietante: ho come percepito segnali che non appartengono alla mia sfera, che mi hanno scosso, perchè li ho intesi in modo chiaro ed inequivocabile, li ho compresi come se, invece di essere avulsi dalla mia realtà quotidiana, intellegibile, fossero parti della mia inesistenza, trame del mio disordine.


Agorafilo. Necessitade d'immensitade. Rifiuto di limiti imposti, coartati, ma senza convincimenti, se non la mancanza de respecto per tutto ciò, o quasi, che mi significa. Debolezza legata a mollame, flaccidezza d'intenti. "This is not an exit." Non può essere la soluzione, la risoluzione.


Sempre più rapidamente si approssima l'acme: sbatto la testa, ma non si rompe. Continuo a frammentarmi. Calpesto fango, scivolando e strisciando per poter affrettarmi maggiormente, per non lasciare tracce, per non dimenticarmi di dimenticare tutto, ogni singola cosa. Ogni. Singola. Cosa.


E' possibile che esista con tutti i sensi e le facoltà. Non mi adeguo, quale spazio può accogliermi? Non posso degenerarmi: la mia possibilità? La mia impossibilità! Se non collido con altri geni allelomorfi, perché la mia combinazione? Mera casualità, tempo sprecato?


La cute riacutizzata dall'arsione.


Diffondo difformi daffodilli.


Equilibrio ad ogni passo, ad ogni costo?


martedì 27 novembre 2007

"E' dura tenere accesa una candela nella fredda pioggia di novembre..." (Pistoleerose)




L'altro giorno stavo riguardando quanto pubblicato in questo simpatico (...a mio avviso!...) blogghe e mi ho renduto sconto di che nun ci stava 'nimmanco una immaginetta un pochinino sconciarella, licenziosa...e allora mi son detto: "EH NO!! Così non si può andare avanti, bisogna porre subito rimedio a codesta mancanza imperdonabile...", detto, fatto.





Però poi mi sono detto anche: "Ma non si può mettere una fotografia di tale genere a caso, senza quantomeno associarvi un minimo di senso, un messaggino subliminale (...mica tanto...) e quindi ridurre il tutto a mero mercimonio da offrire sull'ara di un qualunquista maschilismo abietto e degradante", ridetto, rifatto.





Questa sorridente soluzione mi sembra il giusto compromesso (...come mi suona male però, questo termine...bah vabbé) tra pseudo-pruderie e facile propaganda demagogica...ma poi, merita davvero tutta questa attenzione una singola immagine??...Ma anche no, eh!?!





Adesso comunque, tanto per non ricaderci controbilancio e passo - contrappasso - dal profano (termine anche qui ambiguo, eh?...) al quasi sacro, artisticamente discettando...








BENE.


BRAVO.


BIS.





"Capisco che sono vivo,

quando per attimi piccoli e fuggevoli,

scorgo barlumi di luce infinita,

accarezzo sogni,

odo sinfonie senza musica,

vengo inebriato d'eteree essenze,

assaporo uniche fragranze,

quando sono quello che sono,

ma che sembro non voler essere mai"


(Simùn)


"This machine will

will not communicate these thoughts

and the strains I am under

be a world child

form a circle

before we all go under

and fade out again

and fade out again


...


immerse your soul in love"


(Radiohead)


...Corpo di mille balene!!!
I'm Popeye the Sailor Man
I'm Popeye the Sailor Man
I'm strong to the finich
Cause I eats me spinach
I'm Popeye the Sailor Man