lunedì 21 novembre 2016

"Pulvis, cinis et nihil" - Cupio dissolvi? - "L'inferno è un'idea nata originariamente da un pasticcio di mele mal digerito"

"Un atteggiamento apparentemente riduttivo, che denota la consapevolezza che, al di là di ogni pur generosa astrazione, conta lo spendersi fino in fondo nella concretezza di una situazione, nel proprio angolo di mondo." (Marco Lodoli, "Italia")

"L'evento capitale che nessuno è stato in grado di raccontare, il distacco dell'uomo dalle maglie dell'indistinto. - Diventò il più temibile tra gli animali da preda, tanto da accanirsi contro la sua stessa specie" (Roberto Calasso, "Il cacciatore celeste")

"Ha scritto Italo Calvino che un "classico" è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire" - Le virtù del buon principe: egli deve governare in primo luogo sé stesso apprendendo virtù morali come fortezza, temperanza, giustizia e prudenza; dotandosi delle virtù della conversazione, ovvero affabilità, veracità e urbanità; aspirando a diverse altre virtù quali magnificenza e magnanimità; soprattutto, non facendosi dominare da passioni potenzialmente negative. - Non circondarsi di adulatori, ma di persone "savie e fedeli" che diano consigli sinceri." 
(Ludovico Antonio Muratori, "Della pubblica felicità")



"Per noi che non abbiamo la fede, la Storia è il luogo dove trovare, se non un senso definitivo, almeno un senso temporaneo, calibrato, delimitato, dell'esistenza individuale come di quella collettiva. - ...la letteratura svolge un ruolo autenticamente liberatorio. Mi riferisco qui alla libertà che consente ad un soggetto di essere parte attiva della sua storia, con la minuscola. Mentre scrivo sono protagonista di ciò che accade, ne sono artefice, rivendico un ruolo attivo e pensante, mi sento solidale con un mondo che sarà anche immenso ed estraneo, ma senza dubbio è anche mio. - Nella letteratura mi sento legato a cose che non ho vissuto, scopro cose che sento vicine, anche senza averle potute sperimentare sulla mia pelle. - Qualsiasi libro può essere contemporaneo perché paradossalmente, qualsiasi lettore può essere anacronistico. Un grande libro è quello capace di abolire la distanza tra il momento in cui fu scritto e il momento in cui viene letto:. Definiamo "Classici" i libri che sono riusciti a superare la prova del tempo, che in una certa misura, sono riusciti a sottrarsi alla categoria del tempo. (Abolizione del tempo) - Nella letteratura acquisisco certezze sulla mia natura. Riconoscendomi in ciò che leggo, capisco chi sono tramite un altro. I libri tessono reti che contengono la vita di ogni lettore, in modo che la sua biografia individuale dialoghi con la biografia della specie.Il tessuto di ciò che siamo si disegna nel telaio di ciò che leggiamo. (Comprensione dell'Io) - Nella letteratura vado oltre il mio tempo esperienziale, che è per definizione un tempo limitato. Dal momento che non posso conoscere tutte le persone che mi circondano, non posso visitare tutti i paesi che esistono, non posso parlare tutte le lingue che vorrei, la letteratura mi restituisce non solo il tempo perduto, ma anche i tempi che scorrono paralleli e simultanei alla mia esistenza. La letteratura mi moltiplica; la letteratura mi regala orizzonti; la letteratura mi avvicina distinti frattali dell'universo. (Superamento della finitezza) - In nessun luogo come nella letteratura riesco a comprendere quali  sono i miei veri interessi; certa letteratura non inganna mai, è costantemente al di sopra di ogni aspettativa. (Constatazione del talento) - La letteratura è un buco nero che attenta ad ogni apriorismo, che sia di indole ideologica, sentimentale o estetica. Quando ti immergi nella lettura di certi libri, perdi i tuoi atavismi. (Distruzione del pregiudizio) - Per citare le parole di Alberto Manguel in "La biblioteca di notte":" Per il lettore cosmopolita la patria non è nello spazio, frantumato da frontiere politiche, ma nel tempo, che non ha limiti". - La letteratura dona a chi la utilizza la libertà che nasce sempre dall'esercizio della memoria come documentazione,  come atto giudiziario, come strumento di esumazione. - Tucidide " I ricordi degli uomini sono strettamente legati alla sofferenza". - Come altri che subirono il demonio del nazismo, il senso di colpa di essere sopravvissuto a un simile orrore arrivò ad essere in lui più potente del desiderio di vivere, e così come Primo Levi si gettò nella tromba delle scale o Jean Améry si uccise con gli stupefacenti, Celan, poeta di origine rumena, si tolse la vita gettandosi nella Senna. Senza l'Olocausto, alcuni dei testi più belli del secolo passato non sarebbero esistiti. E' dunque paradossale che Adorno abbia parlato dell'impossibilità della poesia dopo Auschwitz; proprio perché c'è stato Auschwitz, ha senso la poesia. - Tra il dolore e il nulla sul piano della sua vita optò per il nulla. Ma sul piano estetico, la sua memoria di aver succhiato il "nero latte dell'alba", che per lui non bastò come rimedio contro l'orrore del ricordo, per noi si è tramutata in una delle immagini universali e incancellabili del dolore, della sofferenza. - Per questo esiste la letteratura, per non dimenticare che siamo l'unico animale dotato di memoria e di conseguenza libero persino di autodistruggersi, l'unico animale in grado di ricordare ciò che lo uccide e annienta, ma nello stesso tempo l'unico che può trasformare tutto questo dolore e tutta questa sofferenza in un tesoro inespugnabile". (Ricardo Menéndez Salmòn, "Bambini nel tempo")





"Non chiedete a uno scrittore di canzoni che cosa ha pensato, che cosa ha sentito prima dell'opera: è proprio per non volervelo dire che si è messo a scrivere. La risposta è nell'opera" (Fabrizio De André)

"In ebraico la "amud hatawwek" è la colonna portante... - ..."emet" significa verità ed è composta da tre consonanti, la prima che è la "alef", l'ultima che è la "taw" e in centro la "mem" che è a metà dell'alfabeto. Come a dirci che la parola "verità" contiene tutto. - L'ebraismo ha inventato la "gheullah", l'idea di redenzione, di riscatto. La fede nella possibilità che il mondo cambi radicalmente. - Il Talmud è l'equilibrio tra il monoteismo e la "guellah", l'asse portante che sostiene quella mobile dinamica che corre fra l'osservanza della legge, cioè la "halakhah", e la mistica, cioè la metafisica, quel porsi le domande universali sul senso del mondo e di noi." (Adin Steinsaltz)

"Se ti vedono qui, ti uccideranno!" - dice Giulietta, e Romeo: " Il pericolo è più nei tuoi occhi che in venti delle loro spade"




"La vita come cimento e sfida per lo più perduta in partenza, come rabbia tellurica che impatta i limiti e le coercizioni di un ambiente oscuramente ostile, crudele"


"Se uno fa sempre quello che gli dicono gli altri non vale la pena di vivere"




"Sporcarsi le mani, tornare alla terra. - Low living, high thinking di Thoreau - inventore del downshifting, vivere basso, pensare alto"


"I sogni muoiono all'alba?"

"Never complain, never explain"



"Con tutto ciò che da penne cattoliche è stato scritto contro il fascismo si riempirebbe a stento uno scaffaletto di libreria; con quanto è stato scritto nello stesso periodo contro il comunismo, una biblioteca. - In quegli anni non mancarono - da parte del Papa e di prelati vaticani, come di alti esponenti delle chiese protestanti - forti denunce e condanne di principi del fascismo e del nazionalsocialismo. - anche se non si giunse mai alla condanna integrale dei due regimi. - La prudenza è per la chiesa cattolica una virtù perenne, praticata anche nel ventennio fascista."  (Emilio Gentile, "Contro Cesare")

"Il mito gnostico della luce-materia, la discesa alle origini della vita, i miti connessi al numero 4 e le quattro valenze del carbonio... - ...viaggi dell'anima, il viaggio allucinatorio della droga - le calate agli inferi - il "mondo rovesciato" di "Through the looking glass." (Belpoliti - Manera "Furio Jesi Riga n.31")

"Nel dubbio verità ed errore si incontrano. - Per colui che ha visto il caos non c'è più possibilità di nascondersi, egli sa piuttosto che la terra gli oscilla sotto i piedi e sa che cosa significa quel movimento"
(Carl Gustav Jung, "Il libro rosso")

"Tutto vale la pena se l'anima non è piccola" (Fernando Pessoa)