domenica 27 aprile 2008

"...L'aube..." - "...BOO-YA!!!...)

Ok eravamo rimasti all'imbarco sulla Sea Princess: conosco il mio compagno di cabina Robert, un ragazzo filippino, con cui vado subito d'accordo, tutto bene, si condivide la stanzetta e ci si rispetta con buon senso e tanto basta.

Due settimane di corso inframezzate da 4 esami, tutti superati abbastanza agevolmente, ma senza esagerare come mio solito...eravamo un bel gruppo, dieci in tutto: oltre a me c'erano Fabio, brasiliano, Jamie, australiano, Gabriela, argentina, Ina e Astrid, tedesche, Eloise ed Amy, inglesi, Edelin, norvegese e Maria Peruviana e il nostro mitico trainer anche lui brasiliano Jules (BOO-YA!)...alla faccia della globalizzazione, dell'interculturalita', dell'integrazione multietnica e della conviviale tolleranza: per non parlare del resto dell'equipaggio che spazia veramente in quasi ogni remota zona della terra...dovunque vai, a qualunque ora, chiunque vedi, sorridi e saluti...(non proprio tutti lo fanno, ma molti, veramente tanti...)...e' bello, sembra tutto facile, conoscersi, a dispetto di tutto quello che e' stato prima.

Non avevo mai provato una sensazione del genere: cancellato quasi tutto et voila' ripartito, rinascita, reviviscenza...

...comunque, finito corso, cerimonia di consegna di attestato di JAP, con tanto di foto col Capitano (4 strisce e un sole nascente...mica cotica...), il tempo di salutarsi e il giorno dopo via di nuovo sull'aereo, prima destinazione Philadelphia, io e Edelin:

il volo tutto bene, ma come al solito all'aeroporto, nessuno che ci attende per sistemarci, quindi di nuovo si ricorre al numero di emergenza e stavolta con una maggiore lestezza e prontezza di spirito rispetto all'altra, ci sistemano nel classico motel all'americana da film...(una serie di appartamentini, uno affianco all'altro intorno a uno spiazzo di parcheggi, tipo "Vacancy", per capirsi...ma per fortuna rispetto al film e' andata meglio :)

Abbiamo mangiato tipico boccone all'americana (Burger/Chips) anche qui, tanto per abituarsi al simpatico loco, nel primo Diner's che abbiamo trovato e poi via, poca nanna e prima che sorgesse il sole pronti di nuovo per decollare.

Questa volta destinazione San Diego o meglio SanDi(f**kin')ego, come dice qualcuno...tutto tranquillo anche qui, arriviamo, stavolta ci sono, ci caricano e saliamo sulla "Dawn Princess" e via Golfo del Messico, prima e poi, Alaska!!!

...to be continued...(sooner or later...)

See ya!!
Boo-ya!!
Simone

PS: non so esattamente cosa voglia dire la simpatica esclamazione, ma tutti la ripetono e poi si sorride quindi va bene, eheh!

lunedì 7 aprile 2008

"...son partito, eh?"

Ecco.

No.

Dicevo...

Son partito con la valigia, lo zsainetto e via...

Un breve riepilogo: primo giorno mio fratello mi accompagna all'aeoporto di Genova Cristoforo Colombo, tutto bene, volo puntuale alle 7.30 decolliamo, si arriva a Parigi Charles De Gaulle verso le 9.30, giusto il tempo per trovare il terminal e il gate giusto e si riparte alla volta di Miami International e qui incomincia un po' di casino: arriviamo con mezzoretta di ritardo ma in teoria la coincidenza era dopo un'ora quindi avrei quasi potuto farcela...ma no, bisogna passare prima l'immigrazione e poi la dogana...uno dice ci si prova...ehm...manco per sta cippa diciamo che ho cominciato a fare la fila verso le 4.30 PM ora locale quindi con 5 ore di fuso orario indietro e finisco le pratiche...ehm...indovinate un po'...alle 9 PM.

Ecco.

Quindi ci si puo' immaginare un pochino il giramento di maroni, il volo chiaramente era partito e io li' come un piccione...bene...comunque pazienza che ci vuoi fare chiamo il numero dell'assistenza e prima che mi risponda qualcuno passano i minuti, dopo circa un quarto d'ora una simpatica signorina mi accoglie con parole cortesi, io le spiego la situazione lei mi dice HOLD ON THE LINE...passano altri minuti sempre in attesa, poi lei si fa risentire e dice qualcosa del tipo "abbi pazienza ma c'e' un casino a Miami in questi giorni perche' c'e' il festival della musica e tutti gli alberghi son pieni..so PLEASE HOLD ON A LITTLE BIT MORE... OK...questo succede ancora un paio di volte poi finalmente l'illuminazione: a Miami non c'e' posto, ma ce n'e' uno a Fort Lauderdale e allora mi da tutti i dettagli e via prendo un CAB una FORD SGARRUPATA con tanto di autista mezzo sudorientale che non e' che parla proprio bene bene...e comunque dopo un po' di tribolo e 70 BUCKS (che mi rifonderanno eh?) si arriva (verso mezzanotte e mezza, ora vostra le 5 di notte): un albergo bellissimo della catena HAMPTON INN 4 stelle, ho visto i prezzi circa 400 dollari a notte una camera con vista sulla piscina, enorme fantastico e allora dopo circa 22 ore di viaggio pergiungo ad un letto finalmente, si' ho dormito un po' sugli aerei ma non veramente da poter riposare a dovere...comunque telefono all'altro numero per sapere del volo del giorno dopo tutto confermato arrivo alle Isole Barbados verso l'una e mezza ora locale e all'aeroporto sono li' ad aspettarmi, mi caricano su uno shuttle e via alla volta della nave...

Il prossimo capitolo piu' avanti che mo' so stanco ciao neh!!