XXIXVI
Fiori totemici
in onore dei fantasmi
e delle ballate di marinai antichi,
di scheletri pescatori,
tornati tristi alle loro dimore,
sulla terra.
La pelle bruciata dall'acqua rifratta,
i polmoni tronfi,
sempre verso l'orizzonte lo sguardo altèro
che non trova il proprio limite,
né la desìata quiete dal beccheggio
se non nella silente bonaccia eternata,
che nessun Maelstrom di questo mondo
può disturbare.
(Simùn)
"Quelli che non seguono i moti della propria anima,
è inevitabile che siano infelici"
(Marco Aurelio)
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