La mia felicità è folle e dirà cose folli: essa è ancora troppo giovane - abbiate quindi pazienza con essa! Sono ferito dalla mia felicità: tutti quelli che soffrono devono essermi medici!
Il mio amore impaziente si riversa a fiumi, giù per la china, a levante e a ponente. Da montagne taciturne e da bufere di dolore l'anima mia scroscia giù nelle valli.
Troppo a lungo ho avuto nostalgia e scrutato in lontananza. Troppo a lungo sono appartenuto alla solitudine: così ho disimparato il silenzio.
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Troppo lentamente scorre per me ogni discorrere - io salto nel tuo carro, tempesta! E anche te frusterò con la mia cattiveria!
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Troppo grande era la tensione della mia nuvola: tra le risate dei fulmini voglio gettare in basso rovesci di grandine.
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Possente si solleverà il mio petto, possente soffierà la sua tempesta sui monti: così troverà sollievo.
In verità, simile a un tempesta giunge la mia felicità e la mia libertà!
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Sì, anche voi sarete spaventati, amici, dalla mia saggezza selvaggia; e forse fuggirete via insieme con miei nemici.
La mia saggezza selvaggia è diventata gravida sui monti solitari; su ruvidi sassi essa ha partorito il suo nuovo, ultimo frutto.
Ora corre impazzita per il duro deserto e cerca e cerca un prato morbido - la mia vecchia, selvaggia saggezza!
(Also sprach Friedrich)
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