martedì 3 dicembre 2013

"Banalità e violenza - Ngema homeland? - La collina dei ciliegi"

La facies depressa è caratterizzata dall'assenza dei movimenti espressivi: le pieghe degli occhi e della bocca sono rivolte verso il basso, lo sguardo è spento, i gesti rallentati. Attese, speranze, desideri scompaiono; i pensieri e l'azione non sono più orientati verso uno scopo: ogni orizzonte è cancellato e il mondo è vuoto perché in esso si è verificata una radicale perdita di senso.

Saturno, che è tradizionalmente associato alla depressione, viene descritto da Abû Ma'shar, astrologo arabo del IX secolo, come "freddo, amaro, nero, cupo; non vuole bene a nessuno; presiede alla paura, al sospetto, ai rovesci della fortuna, alle preoccupazioni, alle perdite, alla morte, all'autodistruzione, alle cose che danno noia".

Baudelaire scriveva: "Fourmillante cité, pleine des rêves où le spectre en plein jour raccroche le passant".
Ed Eliot "Città irreale sotto la nebbia bruna di un meriggio invernale".
Poe, ne "L'uomo della folla" descrive un personaggio che si muove continuamente nella città, cerca la folla e sta dentro la folla. Se si ferma, rischia di accasciarsi come un automa che abbia esaurito la carica.

La malinconia, come consapevolezza profonda della finitezza. Anziché correre dietro a una falsa infinità, potremmo forse accettare il limite come la nostra condizione più propria.

(TTL, Augusto Romano)

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Bombardamento nazista della piccola città basca di Guernica, nel corso della guerra civile spagnola, 26 aprile 1937.

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Honoré de Balzac confessava di non aver tempo di osservare una realtà che gli bastava immaginare.

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Lo scarto che passa tra la maschera e il volto non è il semplice motivo di una maturazione imperfetta, uno degli elementi più tipici delle adolescenze irrisolte. Ma diventa il vero e proprio motivo conduttore di un'intera vita. (Bianciardi scriveva) "Il mio viso non è regolare; l'occhio è pensoso e turbato; i capelli corti, ma sottili; un'allegria falsa; un cuore che vuole l'amore". - selvaggio filosofante, scettico e altezzoso, irrequieto e ribelle. - ..."perciò avanti: più serio, senza quel continuo ridicolo motteggiare di buffone che nascondeva un pessimismo atroce e inconfessabile, con la coscienza che si può fare di più e di meglio". - ...bisogno spasmodico di conferme e rassicurazioni affettive... - ..."Lui era il classico uomo che prima soffre moltissimo, poi, di punto in bianco, rinuncia". - ...aderenza alla realtà.

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Clinomania: spinta irresistibile a starsene sdraiato, rincantucciato nel tepore delle lenzuola, tanto per rimandare gli appuntamenti con la vita. - ...Alcun sollievo... - ...giovani cresciuti viziati dal favore sfacciato dei padri, che vorrebbero farne degli uomini di successo... - ...problematica kafkiana della lotta col padre, che si esplica, proprio come presso il grande modello dello scrittore di Praga, attraverso una consapevole autodistruzione, onde infliggere al genitore gli amari morsi della delusione e della sconfitta. - ...una simile accidia di fondo è pronta a mutarsi da strumento difensivo in nefasta arma aggressiva, quando i portatori dell'istanza parentale vogliono riscuotere questi "inetti" per vocazione dal loro triste destino.
(Massimiliano Governi, "Parassiti")

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La vita ha nella strada e nel camminare una potente e anche struggente metafora. - ...bivio...mutevolezza degli scenari...immagini di vita individuale. La meraviglia immemorabile del primo passo, così come lo sgomento dell'ultimo. - ...Una visione della filosofia quasi sorgiva, connessa con l'essere al mondo del singolo individuo, nascente da esigenze di ricerca che sono presenti in ciascuno di noi, per il semplice fatto di esistere, di vivere. - ..."Il meditare mediterraneo ambisce a riempirci ancor più di vita e di esperienza, a non liberarci mai dai pensieri; è un meditare irrequieto, non mira alla serenità più che alla scoperta della complessità, non tende alla semplificazione, ma al riconoscimento della ricchezze delle differenze, appartiene come il mare nostro che evoca, a quelle ibridazioni spirituali e filosofiche, scaturite dall'incontro delle tradizioni primitive ebraiche, cristiane, islamiche. E, prima ancora, alle religioni panteistiche: dionisiache, orfiche, eleusine. Che diedero vita alle filosofie presocratiche, comunque non dualistiche".
(Duccio Demetrio, "Filosofia del camminare")

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"The heart wants what the heart wants, Leonard!" (Penny)
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"People try to put us d-down, just because we get around...why don't you all f-fade away, don't try to dig what we all s-s-say.." (Pete...chi?)

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