domenica 1 aprile 2012

"Death is the Road to Awe" - Rigor Vitae

(Bass Riff) ... My name is mud. ...(Bass Raff)


Inferno, biancoceano. Fragile discordia, Capo d'Inchino: and still countin' (not on a miracle).



750.000 motivi per rimanere in silenzio, ma troppo forte è il richiamo: pubblico ludibrio; nessuno si salva d'assolo: neppurmanco Omero e la sua Bella Odissea, ben raccontata vita, ma sono cose che qualchiduno podrìa saver.



Velodromo di stelle e vergogna, Primavera avventata, ammantata di paura e rosso sangue: ogni massacro è paese, la Historia cicatrizza;



Non avere paura dello scuro (...perchè poi dovrebbe far paura una parte della finestra?): nessuno vuole i tuoi denti di bambina incompresa.



Tante colpe: qualche colpevole?


- * We all live in a Yellow Submarine * -



Pulsioni fuori controllo. (Negato, Schuld)



Sento che brucia in fondo allo stomaco. E ancora fuoco. Certe lezioni proprio non si vogliono imparare. Parole inutili, riempitivi di vuoti spazi che stavano tanto bene primigeni.



(Marlene Cunts, Cunts, Cunts - A chi succhia - For those about to suck)


Rimanere fissi in un punto, assolutamente immobili.



"Do you know what you should do?? - No I don't, please tell me... - Mind your own freakin' biznezz, okie??" yay okie...


Atmosfera impestata di impuzzati impacci, forse con gl'impacchi meglio sarebbe, ma tant'è...che si va incontro ad ogni nuova tempesta come ad ogni sorriso malcerto: cetto cetto, dum de dam, I brividi, i fremiti, quegli sguardi e certe arie che tutto ispirano tranne che amor di famiglia e sincerità e benvolersi e tricche e tracche, "è arrivato l'arrotino! venite donne - coccooo cocco bbello, bambini piangiiete che la mamma vi compra'l coccoo!!" - vendi la tua mercanzia, sbandiera le tue fortune, sciorina le tue doti, spandi i tuoi fragorosi afrori, ammalia e trasforma i porci in quello che sono realmente e non darci nimmanco le perle di guttalax, liberaci dal male e mostraci la via alla redemptione aeterna.

giovedì 22 marzo 2012

"Damnatio memoriae"

Io.

RicordimenticatO. Confuso.

Dolce oblio; Imperfetto spazio mentale, buco nero. Ingoiato, digerito, sbeffeggiato, allori e onori per gli odori apparenti. Lassù in alto, Iperione nascoso, se ne sbatte sugli scogli.

Radici e Ali, ancora?? E' una fissa? Sì 2 fisso, pure di Picche!!


- No matter where I stand, I'm alone, Stand and Fight!! Cuore d'Acciaio -


Questione di feeling, cantavano un tempo: a volte ci è, a volte non ci è, eh ci vuol polenta: ma se due indizi fanno una prova e in questo caso gli indizi sono altro che 2, hai voglia a provare la prova provata!! Insomma sono io che sono così o c'è qualquadra che non cosà? Il tempo cura tutto: 'sta cippa mi sovverrebbe da aggiungere! Il signor Chronos passa e rifluttua sotto i tanti ponti e i tanti sospiri, ma il cadavere del nemico, io mica l'ho di già veduto transitare....plastica, plastica e ancora e solo plastica: perché io solo plastika vedo, osservo, percepisco, rifiuto, subodoro, riconosco.


Non riesco ad accettare qualche cambiamento, forse e mi chiudo ancora più a riccio, senza tanti aculei, però. E non riesco nemmanco a cambiare la mia voglia di cambiare tutto. Tutto quieto sempre, vivere. " When He himself might his quietus make with a bare bodkin" (Will)


Point Blank You're so courageous - me, I'm not that much: I do fill many empty shells of my life with just silences and absences of inadequacy. Dry as my deserted grains of sanded emotions.

The fear of being afraid. The importance of being unimportant. "I want you to notice when I'm not around(, Tommyknocker!)"


AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAWWWWWWWWWWWWWWWWWWWW!!!!!!!

domenica 25 dicembre 2011

...and so this is Christmas? Tante Angurie atttuttti...ti...


35 Natali, cominciano ad essere tanti? Un'altra volta tempo di bilanci (come quasi ogni anno ultimamente...) o solo classiche domande legate così, a momenti, deputati per antonomasia alla pseudo-intro-sociospezione...o ancora surabbondanza di libertà, sconfino di pensieri, parole, opere ed omissioni... (retaggio della S. Messa di iersera, consuetudine di spicciola convivialità, scevra da qualsiasi sorta di Spiritismo...)


Repetita...vero, ma d'altronde si fa quello che si puote...(Brain Teaser)..."A question well served, is silence like a fever? A voice never heard or a message with no receiver?" - Regalie, gabelle, tutto espletato, ora di nuovo dietro le Quinte. Ancora limiti, buona educazione, convenienze: ma servirà a qualcosa dipingere una landa desolata con colori a tinte forti e vivaci? "Perché non parlii??" - Muovendosi, glissando sui ghiacci di certi tavoli imbanditi, Comandati, muri inghirlandati, frapposti a diversità tanto ovvie, quanto malcelate, macellate.


Bisogna essere più buoni, in generale: ma io parto dall'opposto e la strada è lunga e ventosa, come dicono gli Scarafaggi. Eppoi la volontà, la predisposizione forse, mah...ma quale felicità è più importante, se c'è una scala di valori?


- "Meet me in a dream of this Hard Land" - Ho!

mercoledì 30 novembre 2011

Escerti e Lacerti


"La nostra società ha una forma essenzialmente tecnica. - Chiamiamo social ciò che tutto è meno che social. - La stessa tecnica ci induce a pensare solo al "qui e ora", avendo cancellato ogni idea di pensiero lungo. - La logica del profitto uccide ogni idea di responsabilità e di lungo termine. - La morte di Dio, delle ideologie e delle utopie ci impedisce di immaginare il domani."


(Lelio Demichelis su "Frontiere della vita, frontiere della tecnica" di Hans Jonas)*

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+Andrés Caicedo, autore di "Viva la musica!", suicida il giorno stesso dell'uscita del suo unico romanzo+*




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"Era la sua terra, la Liguria dei calanchi, il mare che si vede attraverso i buchi, la verità che si afferra di là delle feritoie. - Sartre, mi serve per vivere, non per pensare. La paura di vivere, in che modo superarla, o convivervi, non rifugiandosi in una divinità. - Pessoa, a cui "sfuggì che il senso delle stelle / non è quello di un uomo, / e si rivide nella pena di quel brillare inutile, / di quel brillare lontano...", è il compendio del Novecento. Il buio, il dolore, l'assurdità, la fede che va e che viene, l'egoespressionismo." (Bruno Quaranta e Roberto Vecchioni su Montale, Sartre, Pessoa)*




*(tratti da TTL X/IX/MMXI)






éèéèéèéèéèéèéèéèéèéèéèé






"Assioma di Edward Morgan Forster "Il punto debole di quasi tutti i romanzi è il finale"**




"I ritmi della quotidianità sono il paravento di un delirio esistenziale che è lì, pronto a divorarci tutti" (Sergio Pent su "L'esordiente" di Raul Montanari)**




"Secondo Walter Benjamin la narrazione è morta con la nascita del romanzo. - Il narratore scopre il mistero dell'esistenza (assicurandocene una percezione concreta) mentre il romanziere svela e ci comunica la disperazione dell'uomo e il suo smarrimento. Il narratore è il giusto, "l'uomo che "sa orientarsi" sulla terra senza avere troppo a che fare con essa": il romanziere per orientarsi è costretto a avere "fin troppo a che fare con la terra" con essa obbligato a rinnovare continui defatiganti accordi... - (Angelo Guglielmi su "Il narratore" di Walter Benjamin)**




"...Stavolta l'Acadèmie Goncourt ha dato il suo premio a un autore veramente sconosciuto. Non è giovane; ma sconosciuto sì, e lo resterà..."...ehm, giornalista del 1920 a proposito del premio conferito a Marcel Proust...**




"Alla nostra epoca impaziente quale mirabile esempio sanno dare, mostrando a quale gloria può condurre il rifiuto del successo, e di quale dominazione diviene capace un artista che sa attendere." (André Gide)**




"C'è un momento della vita in cui la presa di coscienza del "tempo che resta" o un accadimento traumatico costituisce una cesura tra un prima e un dopo. Che si tratti di angoscioso bilancio o di lutto devastante, uscire dalla selva oscura implica una "scossa" che porterà a una vita nova, salvifica, solo con un progetto - lottare e costruire ancora - "che vada in un'altra direzione"." (Paola Décina Lombardi su "La preparazione del romanzo" di Roland Barthes)**






** (tratti da TTL II/IV/MMXI)




venerdì 2 settembre 2011

La Rabbia, la Tristitudine, la Patologia?


- Lasciami stare! Dai, veramente, a parte gli scherzi.

Non toccarmi. Non guardarmi. Non pensarmi.

-Belìn, ma ce l'hai col Mondo, ma che t'avrà fatto mai di così abominevole per bistrattarlo continuamente, eh??

- Te fatti i fatti tuoi, ok?!

-Oh, ma non si può neanche parlare un attimo, che "apriti cielo!", si scatena il nervosismo a furor di pelle...che vita grama, quella dell'alter Ego...



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Nel centro di questa "società civile ristretta" ci sono troppe incongruenze: ci sono rapporti appesi così, ad un filino di ragnatela, ad etichette pseudo-formali-etico-buoniste, del tipo "eh non ce lo dico pekké sinnò si rabbia e macari si rompe tutta la cristalleria dei castelli fantasiosamente volanti in cieli dipinti ad olio di gomito, di vomito."


"The Lady doth protest too much, methinks."



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"...Sun, come shine my way, may healing waters bury all my pain.
Wind, carry me home, the fabric of reality is tearing apart,

the piece of me that died, will return to live again...

to the Power of the Earth, I'm calling, crossing Bridges in the Sky..."

(Mike²'s DT Majestic Band)



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"Il tema del rapporto fondamentale che la follia intrattiene con la verità. - La follia si afferma al di là del "lungo silenzio classico" prodotto dalla confisca medico-patologica. - Lo studio strutturale della follia deve risalire verso la decisione che lega e insieme separa ragione e follia: esso deve tendere a scoprire lo scambio perpetuo, l'oscura radice comune, il fronteggiarsi originario che dà senso all'unità, come all'opposizione, del sensato e dell'insensato. - Il lirismo è anche, per Foucault, un momento essenziale e irriducibile della follia concepita come esperienza-limite, come tema di riconoscimento. - Die Stimmung. - "Compagni patetici che a pena sussurrate, andate con la lampada spenta e restituite i gioielli. Un nuovo mistero canta nelle vostre ossa. Sviluppate la vostra legittima stranezza" (Fureur et mystère, René Char)" - Mario Galzigna su "Storia della follia" di Michel Foucault, TTL X/IX/MMXI

lunedì 22 agosto 2011

Fly me to the moon-child!


In vino veritas. Tor-mento. Thor-martello. Stappo. Scappo. End of the line. Partito, spartito sparito: spirato? I.

Quando finisce anche la musica, rimane quel silenzio incerto e la pigra tattilità dell'inconscio.

Sazio famulo, fioco lume, lunatico pallore di bianco riflesso.

Mi guardo, mi riguardo con riguardo. Cerco di mitridatizzarmi contro questi vizi che mi portano al pazzo palazzo.

Mi allontano. Ogni giorno un po' di più. Passo a passo a spasso. Dunque. Mi stranio com'un omuncolo estraneo in una terra straniera, pro-fe(t)ta in patriarchadiNoèbeonebenone.

Voi che mi guardate. Voi che mi vedete. Parlo a Voi. Che mi sentite. Voi che m'ascoltate. Voi e i Vostri Occhi. Voi e le Vostre Orecchie. IoVoI

Che strana situazione in cui sguazziamo, ci avvoltoliamo. Quello che è più sano c'ha la lebbra, dicevano, dello spirito chiaramente: a volte vorrei essere in una bolla d'acqua e girarimi, rosso, dall'altra parte, dolce memoria svanente. Ogni tanto mi fermo a riflettere su tutto quello che accade intorno e mi sembra tutto una grande Installazione di Arte Moderna atta a rappresentare L'Assurdo nei rapporti interpersonali, di ascoltare i dialoghi dei Conigli Bianchi Antropomorfi di Lynch, di cercare di raggiungere le Colonne d'Ercole su una barca alla fine di un gigantesco studio televisivo: che pasticciaccio brutto, eh? Prima o poi io penzo chi quarcoza debbe canbiari eccierto!


Oppure deve finire.

mercoledì 29 giugno 2011

L'Estate è Magika, oh-oh-ooh? - Il Mostro di Me Stesso, non Barrakuda

Ma Però, a Me Mi piace l'Autunno.

Alphonse de Lamartine diceva:



Salut ! bois couronnés d’un reste de verdure !
Feuillages jaunissants sur les gazons épars !
Salut, derniers beaux jours; Le deuil de la nature
Convient à la douleur et plaît à mes regards.

Je suis d’un pas rêveur le sentier solitaire ;
J’aime à revoir encor, pour la dernière fois,
Ce soleil pâlissant, dont la faible lumière
Perce à peine à mes pieds l’obscurité des bois.

Oui, dans ces jours d’automne où la nature expire,
À ses regards voilés je trouve plus d’attraits :
C’est l’adieu d’un ami, c’est le dernier sourire
Des lèvres que la mort va fermer pour jamais.

Ainsi, prêt à quitter l’horizon de la vie,
Pleurant de mes longs jours l’espoir évanoui,
Je me retourne encore, et d’un regard d’envie
Je contemple ses biens dont je n’ai pas joui.

Terre, soleil, vallons, belle et douce nature,
Je vous dois une larme aux bords de mon tombeau !
L’air est si parfumé ! la lumière est si pure !
Aux regards d’un mourant le soleil est si beau !

Je voudrais maintenant vider jusqu’à la lie
Ce calice mêlé de nectar et de fiel :
Au fond de cette coupe où je buvais la vie,
Peut-être restait-il une goutte de miel !

Peut-être l’avenir me gardait-il encore
Un retour de bonheur dont l’espoir est perdu !
Peut-être dans la foule une âme que j’ignore
Aurait compris mon âme, et m’aurait répondu !…

La fleur tombe en livrant ses parfums au zéphyre ;
À la vie, au soleil, ce sont là ses adieux ;
Moi, je meurs ; et mon âme, au moment qu’elle expire,
S’exhale comme un son triste et mélodieux.


(...eh, la sapeva longue Lui! Vecchio Lupo di Mare, attento al Cacciatore...)


...

Piovuto fuori. Io piovo dentro. Sotto un cielo rosa, che adesso perfuma di arcoBalengo, tsk, tsk...
Non più notte: in ascolto; segnali, cenni provengono da più direzioni. Come faccio a tenere a bada tutta questa moltitudine di sollecitazioni. Sudore sempre. Amico madido, compagno di mille disavventurate scorribande, Night Brigade Boss.


Senso d'inappagamento, larghi vuoti a perdere: prodromi del peggio?
Mancanza di controllo, mancanza di volontà, mancanza, mancanza, mancanza...
Sconcerto, Big Four va bene, ma tanto altro disatteso, eppoi clemenza, clemenza, Clemenza!!

***

Bambolina truccata a modo, scintilli per piacere, laccata per dissimulare l'età che vorresti non avere. La tua fretta, ambizione di grandezza, forse poi la rimpiangerai, ma ti spetta: è giusto che ti senta te stessa: zampetta lieve, ostenta per gli astanti.

***

Mi rimiro di vetro: mi discosto, tralice, non posso avere la totalità della mia visione, mi potrei spaventare, abbruttito...ancora?...the dark side of my moon! M'eclisso meglio.