lunedì 24 settembre 2007

Patchworkinprogress




"Il distacco"
Quando nel vascello si levano le àncore
e fuori si sventolano l'umide pezzuole,
quando una stretta di mano
o un abbraccio sono più forti dell'usuale,
quando mancano le parole,
anche le più semplici, a volte le più importanti,
ti volgi e sai
che potrebbe essere l'ultima volta,
non è facile lasciare che il viso
fiorisca e sia sincero.


(Simùn)

...datata un po' e si sente...ma potrebbe tornare utile...


"Ti vedo attraverso un vetro
che non riesco ad frangere
con la voce delle mie ombre.
Distante un passo nel vuoto,
pneuma che non traccia
impronte scivolose."



(Simùn)

...spèta e spèra che lu cavallo cresce, magnannose l'erbe




"Dentro un cerchio,
mi muovo, senza odori,
pencolo, espettoro,
liquido, seguo una linea,
ortogonale,
inarco le Worte
per difendere
e diffondere sospetti.
Veglio la mia desuetudine,
carcassa
per il volo degli avvoltoi, di aquiloni.
Rotondo rotolo, rotto l'obolo,
ritorno ritto, vettore sperduto."


(Simùn)


"Stillness is green like my hand through the leaves" (S)




An Effervescing Elephant
with tiny eyes and great big trunk
once whispered to the tiny ear
the ear of one inferior
that by next June he'd die, oh yeah!
because the tiger would roam.
The little one said:
"Oh my goodness I must stay at home!
and every time I hear a growl
I'll know the tiger's on the prowl
and I'll be really safe, you know
the elephant he told me so.
"Everyone was nervy, oh yeah!
and the message was spread
to zebra, mongoose, and the dirty hippopotamus
who wallowed in the mud and chewed
his spicy hippo-plankton food
and tended to ignore the word
preferring to survey a herd
of stupid water bison, oh yeah!
And all the jungle took fright,
and ran around for all the day and the night
but all in vain, because, you see,
the tiger came and said: "Who me?!
You know, I wouldn't hurt not one of you.
I'd much prefer something to chew
and you're all to scant."
oh yeah!
He ate the Elephant



(Syd)

...pandiculazione a tratti...


"Il sonno"
Maledetti voi, veleni oscuri,
bianco sonno!
Questo stranissimo giardino
d'alberi crepuscolari
popolato di serpi e di falene,
di ragni, pipistrelli.
L'ombra, straniero, che hai perduta
nel rosso del tramonto:
un truce corsaro
nel sarso mar della tristezza.
Sul ciglio della notte
s'alzano a volo uccelli bianchi
sopra crollanti città d'acciaio.



(Georg Trakl)

"Buonanotte, buon riposo...con il culo appiccicoso!"

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