lunedì 12 luglio 2010

Contubernio

Finzione. Innaturalità. Flautata. Futura speranza riflessa in occhi addomesticati, ingenuamente docili? Il beneficio del dubbio. Quando ti ritrovi dinanzi a certi crocevia, il tempo che ti assilla e t'incute il suo timore del tuo passaggio. Nella lucidità di brevi istanti ti è consentito valutare le tue pene e debolezze, i tuoi timori e lucori, discernere ciò che sta al di là delle fini apparenze? Quel bianco corridoio ti conduce, ti porta per mano, ti stringe: hai il coraggio di giudicarti per quello che sei e che hai fatto? Leggero è il passo, facile il sorriso...nella mia testa il tarlo c'è e forse è normale che ci sia, ladro di felicità altrui, inventore di favelle, architetto di castelli di sabbia e carta, vento ed acqua, pensatore del tempo perso, imbrattacarte della domenica: se fosse per me che ne sarebbe di tutto questo mondo, di questa gente che non riesco a guardare come converrebbero le convenzioni...




In un dialogo fra persone che non parlano la stessa lingua sono più importanti certi gesti impercettibili e le sfumature del tono della voce, che le svuotate parole.




E' difficile imparare ad accettare certi cambiamenti, quando sono profonde le radici di un malessere, tutto si complica, viene a decadere la bona fide, si sfruttano anche pregiudizi e preconcetti, si tende a richiedere più di quanto dovuto, ma quando fermarsi, quando, se mai, disinibirsi, protendere le braccia in un afflato?



Il caldo intorbida il rovello.


sabato 1 maggio 2010

Like someone gives a sh*t about it!!

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"Quello che ho è soprattutto stanchezza, e quella inquietudine che è gemella della stanchezza quando questa non ha altra ragion d'essere oltre al fatto di essere. Ho un'intima paura dei gesti da abbozzare, una timidezza intellettuale delle parole da dire. Tutto mi sembra sordido in anticipo. L'insopportabile tedio di tutti questi visi, ebeti di intelligenza o della mancanza di essa, grotteschi fino alla nausea da quanto sono felici o infelici, orrendi perchè esistono, marea separata di cose vive che mi sono estranee..." (Fernando P.)


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Belluino stato d'inconsapevole assuefazione all' "in statu quo ante", **"We belong together! - Marmellata di Perla"** Aaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!! Urlatrici summie saltincantano de qua e de la, baccano baccanale.




Inferno. Infermo, gracile soffio, opaco cristallo intonso, affaticato mendicante affamato. Nessuna pietà. Chi vuole la pietas? Chi si lascia intenerire e perchè dovrebbe avere un senso? Che tutto cambi, si auspica, che tutto si colori, quel poco che rimane. Guarda in fondo al buio, ma guarda anche dove metti i piedi, testa di Mirka, Vavrinkinec...Grande Rogerino, tu sì che hai un dono. Perdono. Dono perdono, ma io non perdo, no.


(Preludio dalla Suite per Violoncello n.1 di Johann Sebastian Bach, non quello degli Skidz eh?!...)


Shukran - Affuan.

(Antenne e Arcobaleno più nero nel cielo, cascate di vita e scrutatori di stelle)

...non è più il principio, agro marinaio dal braccio amputato: i tuoi traffici loschi ti hanno ridotto così, c'è da riflettere sulle scelte fatte e da fare, habere non haberi...

Nel frattempo sembra come se ere si fossero succedute senza sosta, rughe scavate profonde mantengono viva l'attenzione sul modus vivendi: conto alla rovescia, 999.


Bestow upon me knowledge, Wizard all-knowing, all wise.


Sbiancato. Latteo. Discinta pressapochezza. Ansimante. In un angolo. Torto. Le mie remore, catene. Finale. Bagliori fievoli, interminata attesa disperante.

Musa:



Scrivo parole senz'anima, lo so, ma è il bisogno in certi momenti che mi spinge: una comunicazione seppur unilaterale, nella speranza di una qualche sorta di risposta, segno di vita, un riconoscimento, sangue e nutrimento per l'universo sommerso nei miei incunaboli.

sabato 6 febbraio 2010

O vattelapesca! soleva dire da giovane J.D.S.



...è che qui continuano ad andarsene in tanti. Ma proprio non ci vuole restare nessuno fino alla fine dei tempi? Che mi ci volete far arrivare da solo?...oh, poi magari prima o dopo succede anche a me...non si sa mai, metti caso che 'sto fatto che penso di essere immortale o perlomeno immortalato, sia una chiavica! Mannaia a Christopher Lambert e le sue spade, ai Queen e alle loro spade, picche, quadri e cuori, bastoni, coppe, fiori e denari...

...Memento mori - diceva lo skeletron (...per il potere di Grayskull!!! Lui-uomo), mah, io mi toccherei un attimino le pall"ide montagne", no dico così tanto per...ecco però:



"And Death shall be no more!

Death! Thou shall die!!"

(John Donne)

...ma dico io se muore la morte, che fine fa la vita?? Non finisce più e allora non fa nessuna fine e che si va all'infinito 8&?? ...M'è dolce in questo mare, nostrum, al di là della siepe che ci sarà il buio?? Harper stai Lee, ho detto Lee, oh!! Non ti muovere, Margaret, sennò ti do na Mazzantestina, ah...

"Only the good die young, all the evil seem to live forever" dicono Steve Harris e soci: quindi secondo questo punto di vista, io tenderei più al malevolo, santa pazia...a capircisi, cambia canale, zappa...Zappa? Capra! Frank?? Diccelo a lui!! Ci vorrebbe proprio una bella zappa per ripristinare il contatto con la bestia terra immonda, immota, ma se la terra è inmota, allora è fango, fanghiglia, bisogna sporcarsi, lordarsi le mano: ecco questo l'ho capito, potrebbe avere un senso denso.



Collie e le sue zucche mi indicano un punto laggiù, in fondo, belìn mica ci vedo fin là, pure il visum mi si è abbassato...non ci tiro proprio, eh si fa presto, dillo a loro, cosa vedevano?




(ChiaccherareVincere) Bruco l'erba del vicino che dicono essere più saporita, nonchè bella verdognola, cavallo goloso, gollum tesssoro...

...comunque mi ha fatto piacere leggerti, per quello che vale.

martedì 2 febbraio 2010

3.33 "I'm looking for answers from the Great Beyond" M.S.

Notte.

"I'm pushing an elephant up the stairs"

Un'altra mia notte, oscura luce di questa vita: tienimi compagnia almeno tu, raccontami una storia per avvolgere il mio tempo, perduto senza avere scoperto segreti miracolosi. Conto su di te, il conto alla rovescia, - "blow up the upside world" - odori pesanti, un po' di coraggio ancora ticchetta.

"I'm keeping flowers in full bloom"

Nel mio nascondiglio nemmanco il Bianconiglione parrebbe fuori luogo - "I'm prepared to look you in the eyes" - irsuto fastidio, "partire" - Ancora?? - Di salvezza, di cavezza.

"L'unica cosa di cui bisogna avere paura è la paura stessa." Franklin Delano, la tua grassa Americahaha!!

Un mio vecchio amico non sapeva se far finta di sbucciare un mandarino o dar fuoco ad un granaio, poi ha deciso. Imperscrutabile, imperturbabile, imprevedibile.

"The river to the ocean goes, a fortune for the undertow"

Gonfiore. Eruptazione. Non ho niente in questo momento. "Bittering distress, who decides what you express" - Je suis peinard. Tout s'en va.

Un'ora forse mi è bastata, per riempirmi d'aria. Poche gocce di sudore. Ah le pazze risate! non riuscivo a fermarmi...

Cosa continuo a volere, volare. Disturbo? Se vuole ritorno la prossima volta, no hay problema!

"I've got a clan of gingerbread men. Here a man. There a man. Lots of gingerbread men"

Nessun tie-break. Gioco. Partita. Incontro.

Parlo al tarlo. Tartaglio un poco a dire il vero. Lui continua...ehh...taglio appena, per non fare infezione.

Respeito, cara de cu!

giovedì 3 dicembre 2009

Dalla favola alla Favela



...Cidade Maravilhosa...







Un equilibrio fragile





Time is ticking out, mirtilli rossi



Still, gleaming, aura of greenness,
breathing anxiously a few drops of life untouched,
luxurious Mother Nature waves her arms to welcome us,
strangers, outcast from her dream-fed world;
innocences, lands,
pure from what's civil,
free from what's forced,
ruled by the elements,
the wrath of the waters,
the levity of the leaves,
a timeless reign for chosen spirits.






...Tranquilo!!




Trying to express what is unessenced through words,
the dark scarred limitless labyrinth of my unconscious witnessing mind;

I'm buried in my hole of corpse-shaped shades.



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"Ho sempre rifiutato di essere compreso. Essere compreso significa prostituirsi. Preferisco essere preso seriamente per quello che non sono, ignorato umanamente, con decenza e naturalezza. (...) Voglio godere con me stesso l'ironia del fatto che non mi trovino diverso. Voglio questo cilicio: che mi trovino uguale a loro. Voglio questa crocifissione: che non mi ritengano differente. Ci sono sacrifici più sottili di quelli che conosciamo sui santi e gli eremiti. Ci sono supplizi dell'intelligenza come ce ne sono del corpo e della volontà. E in questi supplizi, come per altri, c'è una voluttà" (sempre Fernando Pessoa)


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Sono tornato con un dubbio: ho voluto vedere quello che ho visto oppure sono stato subornato da un'invereconda inconoscenza?

sabato 3 ottobre 2009

Watashi


Impedito nel riposo, lontano è il sonno, quiete immeritata, notte che accompagni questa veglia, ridestami al senso che rigenera, che ridona un tempo da poter aspettare: solido flusso di presunte albe, confusione di luci confutate da frazze captazioni continuamente vaghe ed intentate, amnesie di momenti non vissuti, fuggenti prese di coscienza.



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Jeff Buckley, "Corpus Christi Carol"

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"All'improvviso ho provato per quell'uomo una sensazione simile alla tenerezza. Ho avuto per lui la tenerezza che si prova verso la comune banalità umana, verso il grigiore quotidiano del capofamiglia che si reca al lavoro, verso il suo focolare umile e allegro, verso i piaceri allegri e tristi di cui è fatta la sua vita senza scampo, verso l'innocenza di chi vive senza scervellarsi sulle cose, verso la naturalezza animalesca di quelle spalle vestite."



"Il libro dell'inquietudine di Bernardo Soares", Fernando Pessoa;

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"Mi vergognavo di tutta la pena che si dava per tenermi. L'amavo sicuramente, ma amavo ancora di più, quella voglia di scappare da ogni posto, alla ricerca di non so cosa, per uno stupido orgoglio senza dubbio, per la convinzione di una specie di superiorità."




"Viaggio al termine della notte", Louis Ferdinand Céline;


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"Il lettore autodidatta si crea una propria ermeneutica nella quale le gerarchie e i sistemi di valori sono sempre paradossali."

...boh, non mi ricordo dove l'ho letto...

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"Le occupazioni che invocano un'inviolabile solitudine: la lettura, la fantasticheria, le lagrime e la voluttà."

"All'ombra delle fanciulle in fiore" (?), Marcel Proust;


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"Sometimes a man gets carried away, when he feels like he should be having his fun. And much too blind to see the damage he has done"


"Lover, you should have come over", Jeff Buckley;


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Koniec

domenica 21 giugno 2009

"Si menges una llimona sense fer ganyotes..."

"La fatica di vivere nasce dall'avidità e dal desiderio. la rinuncia e la non-azione pacificano l'anima e il corpo" - Buddha.

..."Sì, ma che vita è?"

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1892: Alfred Nobel conversa con un amica pacifista, alla quale l'inventore della dinamite rivolge la profezia che i suoi esplosivi provocheranno forse la fine delle guerre, in quanto, inorriditi dalle micidiali conseguenze, gli eserciti del futuro probabilmente rinunceranno a scontrarsi.

..."Ecco, meno male che ha detto "forse" e "probabilmente"

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"Ma perché un cane, un cavallo, un sorcio devono avere vita / e lei nemmeno un soffio?" - William Shakespeare, "Re Lear"

..."E che t'hanno fatto 'ste povere bestie?"

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"Anche nel libro peggiore si può trovare qualcosa di utile", ho letto da qualche parte...

..."Mai sentito parlare di Federico Moccia?"

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"Le idee vengono quando ti allacci le scarpe" - Benedetto Croce; c'è una specie di automatismo legato ai gesti che svuotano la mente, che liberano i freni inibitori e fanno venire a galla le idee"

..."E quelli che ci piace portare i mocassini, le infradito, gli zoccoli e quant'altro di simile?"

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"There are two lasting bequests we can give our children. One is roots; the other is wings." - Hodding Carter

Due esigenze base dell'uomo il desiderio di volare, di dare corso ai sogni, alle aspirazioni e la necessità di appartenenza a una terra, a una comunità, per non dimenticare chi siamo.

..."A me capita di sognare di volare radente, con manciate di polvere strette nei pugni e di ricordarmi chi non sono quando chiudo gli occhi in mezzo alla follìa della folla"

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Sul "London Bridge" si usava esporre le teste mozzate dei delinquenti.

..."Chissà perché certi buoni costumi vanno persi col passare del tempo"

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BULA, BULA!!!