venerdì 2 settembre 2011

La Rabbia, la Tristitudine, la Patologia?


- Lasciami stare! Dai, veramente, a parte gli scherzi.

Non toccarmi. Non guardarmi. Non pensarmi.

-Belìn, ma ce l'hai col Mondo, ma che t'avrà fatto mai di così abominevole per bistrattarlo continuamente, eh??

- Te fatti i fatti tuoi, ok?!

-Oh, ma non si può neanche parlare un attimo, che "apriti cielo!", si scatena il nervosismo a furor di pelle...che vita grama, quella dell'alter Ego...



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Nel centro di questa "società civile ristretta" ci sono troppe incongruenze: ci sono rapporti appesi così, ad un filino di ragnatela, ad etichette pseudo-formali-etico-buoniste, del tipo "eh non ce lo dico pekké sinnò si rabbia e macari si rompe tutta la cristalleria dei castelli fantasiosamente volanti in cieli dipinti ad olio di gomito, di vomito."


"The Lady doth protest too much, methinks."



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"...Sun, come shine my way, may healing waters bury all my pain.
Wind, carry me home, the fabric of reality is tearing apart,

the piece of me that died, will return to live again...

to the Power of the Earth, I'm calling, crossing Bridges in the Sky..."

(Mike²'s DT Majestic Band)



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"Il tema del rapporto fondamentale che la follia intrattiene con la verità. - La follia si afferma al di là del "lungo silenzio classico" prodotto dalla confisca medico-patologica. - Lo studio strutturale della follia deve risalire verso la decisione che lega e insieme separa ragione e follia: esso deve tendere a scoprire lo scambio perpetuo, l'oscura radice comune, il fronteggiarsi originario che dà senso all'unità, come all'opposizione, del sensato e dell'insensato. - Il lirismo è anche, per Foucault, un momento essenziale e irriducibile della follia concepita come esperienza-limite, come tema di riconoscimento. - Die Stimmung. - "Compagni patetici che a pena sussurrate, andate con la lampada spenta e restituite i gioielli. Un nuovo mistero canta nelle vostre ossa. Sviluppate la vostra legittima stranezza" (Fureur et mystère, René Char)" - Mario Galzigna su "Storia della follia" di Michel Foucault, TTL X/IX/MMXI

lunedì 22 agosto 2011

Fly me to the moon-child!


In vino veritas. Tor-mento. Thor-martello. Stappo. Scappo. End of the line. Partito, spartito sparito: spirato? I.

Quando finisce anche la musica, rimane quel silenzio incerto e la pigra tattilità dell'inconscio.

Sazio famulo, fioco lume, lunatico pallore di bianco riflesso.

Mi guardo, mi riguardo con riguardo. Cerco di mitridatizzarmi contro questi vizi che mi portano al pazzo palazzo.

Mi allontano. Ogni giorno un po' di più. Passo a passo a spasso. Dunque. Mi stranio com'un omuncolo estraneo in una terra straniera, pro-fe(t)ta in patriarchadiNoèbeonebenone.

Voi che mi guardate. Voi che mi vedete. Parlo a Voi. Che mi sentite. Voi che m'ascoltate. Voi e i Vostri Occhi. Voi e le Vostre Orecchie. IoVoI

Che strana situazione in cui sguazziamo, ci avvoltoliamo. Quello che è più sano c'ha la lebbra, dicevano, dello spirito chiaramente: a volte vorrei essere in una bolla d'acqua e girarimi, rosso, dall'altra parte, dolce memoria svanente. Ogni tanto mi fermo a riflettere su tutto quello che accade intorno e mi sembra tutto una grande Installazione di Arte Moderna atta a rappresentare L'Assurdo nei rapporti interpersonali, di ascoltare i dialoghi dei Conigli Bianchi Antropomorfi di Lynch, di cercare di raggiungere le Colonne d'Ercole su una barca alla fine di un gigantesco studio televisivo: che pasticciaccio brutto, eh? Prima o poi io penzo chi quarcoza debbe canbiari eccierto!


Oppure deve finire.

mercoledì 29 giugno 2011

L'Estate è Magika, oh-oh-ooh? - Il Mostro di Me Stesso, non Barrakuda

Ma Però, a Me Mi piace l'Autunno.

Alphonse de Lamartine diceva:



Salut ! bois couronnés d’un reste de verdure !
Feuillages jaunissants sur les gazons épars !
Salut, derniers beaux jours; Le deuil de la nature
Convient à la douleur et plaît à mes regards.

Je suis d’un pas rêveur le sentier solitaire ;
J’aime à revoir encor, pour la dernière fois,
Ce soleil pâlissant, dont la faible lumière
Perce à peine à mes pieds l’obscurité des bois.

Oui, dans ces jours d’automne où la nature expire,
À ses regards voilés je trouve plus d’attraits :
C’est l’adieu d’un ami, c’est le dernier sourire
Des lèvres que la mort va fermer pour jamais.

Ainsi, prêt à quitter l’horizon de la vie,
Pleurant de mes longs jours l’espoir évanoui,
Je me retourne encore, et d’un regard d’envie
Je contemple ses biens dont je n’ai pas joui.

Terre, soleil, vallons, belle et douce nature,
Je vous dois une larme aux bords de mon tombeau !
L’air est si parfumé ! la lumière est si pure !
Aux regards d’un mourant le soleil est si beau !

Je voudrais maintenant vider jusqu’à la lie
Ce calice mêlé de nectar et de fiel :
Au fond de cette coupe où je buvais la vie,
Peut-être restait-il une goutte de miel !

Peut-être l’avenir me gardait-il encore
Un retour de bonheur dont l’espoir est perdu !
Peut-être dans la foule une âme que j’ignore
Aurait compris mon âme, et m’aurait répondu !…

La fleur tombe en livrant ses parfums au zéphyre ;
À la vie, au soleil, ce sont là ses adieux ;
Moi, je meurs ; et mon âme, au moment qu’elle expire,
S’exhale comme un son triste et mélodieux.


(...eh, la sapeva longue Lui! Vecchio Lupo di Mare, attento al Cacciatore...)


...

Piovuto fuori. Io piovo dentro. Sotto un cielo rosa, che adesso perfuma di arcoBalengo, tsk, tsk...
Non più notte: in ascolto; segnali, cenni provengono da più direzioni. Come faccio a tenere a bada tutta questa moltitudine di sollecitazioni. Sudore sempre. Amico madido, compagno di mille disavventurate scorribande, Night Brigade Boss.


Senso d'inappagamento, larghi vuoti a perdere: prodromi del peggio?
Mancanza di controllo, mancanza di volontà, mancanza, mancanza, mancanza...
Sconcerto, Big Four va bene, ma tanto altro disatteso, eppoi clemenza, clemenza, Clemenza!!

***

Bambolina truccata a modo, scintilli per piacere, laccata per dissimulare l'età che vorresti non avere. La tua fretta, ambizione di grandezza, forse poi la rimpiangerai, ma ti spetta: è giusto che ti senta te stessa: zampetta lieve, ostenta per gli astanti.

***

Mi rimiro di vetro: mi discosto, tralice, non posso avere la totalità della mia visione, mi potrei spaventare, abbruttito...ancora?...the dark side of my moon! M'eclisso meglio.

venerdì 27 maggio 2011

Simulacro d'Imperfezione - Asfissia e pollini




























"Les Fleurs du Bien"



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"Hey mr. Malick, is this One?"



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"Eliminate the right, eliminate the wrong, eliminate the weak, eliminate the strong" - Overk.

"Being for the benefit of mr. Kite Runner Khaled"








"Eagle Fly Free"



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"But mostly you just make me mad..."


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La tensione verso ciò che non si può raggiungere, ma che rimane come punto di riferimento accettabile, aiuta a mantenersi integri e lucidi nei momenti in cui l'aria manca o è viziata, molto viziata.


martedì 17 maggio 2011

"Pendejo Cabròn de Puta Madre!!" - Vis Mentis

Non capisco. Di nuovo. Ancora. De coccio. Te possino cecatte. Imbizzarrito dall'ecumenico nonsenso attorniantemi. Pekké? No diko pekké?
"Taci. Non parlare" - Taccio.
Caldo soffocante. Disturbanze varie. Il rifiuto imposto. Dal delirio al mutismo. Poche difficoltà, ma la comunicazione ah!, la comunicazione! Commistione di mondi: "L'hai sentita l'ultima?? Sì sì, l'ho sentita - Ah ok, allora non te la sto a ripetere." Borderline - Ventimila beghe sopra il mare.

- Taglia!! Cut!! -

Melancholia, film Blu - (Breaking the whaat?? Giuda 'scariota)

Mi son bruciato la langue d'hoc, putain la vache! si tu bois le café quand il est brulant (sans aigu), c'est normal que ti te brus maccarun! Eh ti l'hai ragiùn...

Gonfiore, inflazione, inflated, bubboni, Bubba Smith, volontà d'impotenza: l'autocontrollo è qualcosa che mi sfugge; la capacità di concentrazione, di focalizzazione proprio non m'appartiene, ma nemmanco per isbaglio, caralho.

L'aria che così voracemente aspiro per ispirarmi e mantenermi la replezione, mi si ritorce contro e diventa benzina pel fuoco che m'ischernisce la complessione e la motilità, specialmente quella della metaanima, niente metaamfetamine perlominimo, ma almeno se ci fosse la metempsicosi potrebbi reintroiettarmi in un qualche nuovo involucro carnosanguinolento.

Umidore, promiscuità, effluvi malsani, avvocati in giacca e cravattari, le crevette buone, fame e si ritorna a bomba, daccapo all'impermeabilità della vis mentis. Quel tiepido ottimismo che adornava le migliori fra le intenzioni che da me promanavano, un pochetto scema oramai, alla berlina dell'evidente evidenza, evirato d'ogni attributo di potenzialità effettiva, efficacia fattiva.

Sta' 'tento che rischi l'infarto, non ti agitare bene prima dell'uso, deluso lo so, ma che ci vuoi fare, shit happens. Le grida ti si soffocano in gola, ti senti esautorato, deprivato della pappa, ghiottone! E invece tutto ad un tratto il passato è passato.

- "Tu mi rubi ... - ... e poi non so che te ne fai" - Accollaggio, mallora che lo fai a fa'?

mercoledì 27 aprile 2011

Resolutions - Vita frattale

Mi ripeto nella mia struttura allo stesso modo su scale diverse,

non cambio aspetto anche se visto con una lente d'ingrandimento.

(Wiki + Mandelbrot)


"Grande Giove!!" (Emmett Brown)


"Here's Ur/anus!!" (Doctor S. L. Cooper)


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Sìbbhé! diciamo che:


La mia forma mentis è quella che è, DottoressA.
Il mio modus operandi è quello che è, Picozzi.
La mia ars amandi è quella che è, Nasone.

Insomma Io sono quello che sono, qui lo dico qui lo n'Ego.


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"Ti amo" - dice lui.
"Grazie" - risponde lei.
"Non era la risposta che mi aspettavo" - si perplime lui.
"Hai bisogno di risposte?" - interroga lei.
"Anche San Tommaso il Dubbioso!" - divaga lui.
"Mi vuoi mettere la mano nel costato?" - ironizza lei.
"Vado a comprare le sigarette!" - conclude lui.
"Ma tu non fumi!!" - soliloquia lei.


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Boooooooooohhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!! Scus. Davèr!!
Volli fortissimamente. - Wuthering depths;


Un po' perdita di tempo, un' po' vita a parte - unattim'esonoshubit'd'lei!!


"Qui proficit litteris sed deficit moribus magis deficit quam proficit"


"L'intreccio fra i tormenti dell'anima individuale e i grandi mali collettivi può decrittarsi solo svelandone gli archetipi" S. Ronchey


- M'impegno, almeno a parole, a rispettare i miei dettami recenti: dai katso!! Lo vedi che fuori il sole splende splendido splendente...la calura, il sordo romorìo dell'onde, la sabbia trallem'mani trallallà, ohè, nun facimm' scherz sfaccimm'?! Risoluto. Risolto.


lunedì 25 aprile 2011

Chi s'assomiglia, si piglia - It's not time to make a change

"Never born, unspoken words, never son"


"...Embè quando fai così, a dire la verità scassi un po' la minkia, sì sì..."


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WARNING:

(Il messaggio che segue per contenuti e linguaggio non è adatto a persone suscettibili o minorate)



La distanza fra di noi cresce ogni giorno. Non si può mentire troppo a lungo, prima o poi la quella roba marrone puzzolente aggalla. E' inutile raccontarcela, come fai a dirmi che preferisci una menzogna così evidente a tutte le nostre coscienze, piuttosto che una realtà chiara, magari lacrimevole, ma sulla quale comunque si potrebbe cercare di ricostruire qualcosa di concreto. Tutti questi anni passati, senza la minima considerazione ed ognuno è libero di giustificare questo periodo come meglio crede, poi tutto d'un tratto, alè!! facce sorridenti, pacche sulla spalla, foto da quadretto "felice". Le delusioni non sono come scritte sulla sabbia, che basta un'onda e via, chi se le ricorda più? Sono marchi che bruciano come il fuoco; te le porti dietro a vita: che cazzo vuoi da me ancora? C'hai un po' di bua, poru ninin, hai bisogno di conforto, sì sì piangi, piangi che ti fa bene.

Lo so che sembrano cose brutte da dire, ma che ci vuoi fare, la vita a volte ti sorride, altre invece ti prende a calci in culo. Mi fa piacere che cerchi di farti piacere dagli altri: ad alcuni conviene e ti tengono bordone, ma la maggior parte, forse non te ne accorgi, accecato dalla tua stessa paura, ti guarda compatendoti, ma non gliene fotte un cazzo e tu insisti, loro c'hanno i cazzi loro a cui badare, dei tuoi problemi proprio non gliene cala una sega, lo vuoi capire?? Smettila!! Sei ridicolo...

Dici che non è mai troppo tardi? Cazzo no!! Stavolta è tardissimo...



***Turpiloquio fine a se stesso***