venerdì 22 dicembre 2006

L'agelasta...(no, non c'entra il gelo,...o forse si?...e che a me lo chiedi??...boh!!)


...Freddo, Vento, e Vento e Freddo: il bianco Natale si presenta puntualmente coi due fidati amici di ventura, suoi compagni di merende, ergo è d'uopo tirare fuori tutto il necessario per scafandrarsi nella maniera più ermetica, impenetrabile e termosoddisfacente possibile...




Amo molto il freddo, lo sento vicino alla mia natura pseudo-anaffettiva, lo percepisco come parte integrante della mia psicofisicità; per me sarebbe molto più facile sciogliermi come ghiaccio, piuttosto che bruciare fino ad incenerirmi...


Qualche tempo fa scrivevo:



"La luce dello schermo m'infastidisce, mentre la notte scorre in una quiete quasi irreale,


le palpebre faticano a non dispiegarsi nella loro interezza, le dita si muovono imprecise,


cerco di riscaldarmi le mani, pallide e gelide, come il lamento che sbuffa fuori,


sbatte gli scuri, fa sfrusciare le foglie, sfiora e poi s'allontana, fugge via,


ma gli aliti che soffio non riescono a produrre quel calore necessario,


a sopraffare il freddo, poichè la loro scaturigine rimpiange emozioni"


...vabbè, dai si può fare di più...cambiando discorso...non so se si noti...uhm..., ma non vado proprio matto per le festività... in un certo senso m'immalinconiscono; le vibrazioni di questo periodo in particolare, vanno a pizzicare corde molto remote, sottili, delicate del mio animo e stimolano riflessioni, bilanci, rimembranze, elucubrazioni, se, ma, ecc...e io vado in TILT...hanno ripercussioni anche sulla mia attività onirica: durante la fase di movimento rapido degli occhi, mi capita di rivivere intensamente situazioni del passato, insieme alle quali si ripropongono anche le piccole o grandi ansie, angosce, tachicardie di quei momenti e capita che mi svegli di soprassalto nel cuore e col cuore della notte in gola...





"Overhead the albatross hangs motionless upon the air


and deep beneath the rolling waves


in labyrinths of coral caves


the echo of a distant time comes willowing across the sand


and everyting is green and submarine"





(Mason/Gilmour/Waters/Wright)







"Fuggevoli crocevia"
Attimi, impertinenti al dominio relativamente assoluto del Tempo,
trasfondono fragmi impolverati d'edere e lampi d'incontanenza;
maggiore la prossimità delle parole, maggiore l'infinità fra i silenzi,
ingannevoli distrazioni,
fino a che limite è possibile fingere di non esistere
e di non vedere ciò che ti trafigge il cranio?
Incorato d'acerbezza, postergo un'altra fine,
cullando malsanìe, rimordendo alterni alterchi,
rimettendomi alla mercéde di quello che rimane d'intonso,
tra le macerie d'una quindicina d'anni fragili
(Simùn)



"Il profeta", Kahlil Gibran, interrogato sulla gioia e sul dolore, rispose:"La vostra gioia è il vostro dolore smascherato. E il medesimo pozzo da cui si levano le vostre risa è stato sovente colmo delle vostre lacrime." - ancora - "Quando siete felici, guardate in fondo al vostro cuore e troverete che solo ciò che vi ha dato dolore, può ora darvi gioia. Quando siete tristi, tornate a scrutare il vostro cuore e vedrete che in verità state piangendo per ciò che è stato la vostra gioia."..."Essi sono inseparabili. Vengono insieme , e quando uno è insieme a voi al vostro desco, ricordate che l'altro dorme nel vostro letto."

...capito?
Cià ciaooo...

2 commenti:

AmicheScrappose ha detto...

ribadisco mi piace quello che scrivi...
ma caccia via la malinconia... e come diceva barbra streisand :"enough is enough!!!!"

Anonimo ha detto...

Bello, intenso e assolutamente caldo! complimenti Norma