domenica 17 dicembre 2006

Ore 3.23 calma piatta

Un'altra giornata si appresta a finire, gli ultimi respiri strascicano per qualche brindisi in più, in onore del compleanno del mio frater, fratris Massimiliano, auguri ancora, per la trentatreesima volta: si è mangiucchiato, si è bevicchiato, ma soprattutto si è stati insieme fra amici, questo è importante, questo va ricordato e serate così vanno conservate nella memoria, nella pregnanza della loro semplicità; si è conosciuto qualcuno di nuovo, qualcuno che era solo a qualche chilometro, qualcuno che invece veniva da molto, ma parecchio lontano (c'hai presente il paese di quel buffo vecchietto barbone un po' in sovrappeso, vestito di crèmisi, che puntualmente ogni anno di questi tempi si aggira per i cieli di mezzo mondo, su una slitta a trazione integral..mente fornita da un gioioso gruppetto di renne svolazzanti, distribuendo ogni sorta di bendiddio...ecco da lì), si è rivisto qualcuno che da un po' mancava...e via.

Una volta soffiata la candela, spente le luci, quasi tutte, abbassato il volume, accostate le tende, siamo rimasti io e il Boss, che mi tiene compagnia:

"Oh oh, come take my hand
We're riding out tonight to case the promised land
Oh oh oh oh, Thunder Road Oh, Thunder Road, oh, Thunder Road
Lying out there like a killer in the sun
Hey, I know it's late, we can make it if we run
Oh oh oh oh, Thunder Road Sit tight, take hold, Thunder Road"


...lui spesso parla di terra promessa, di speranze e sogni, quante volte ho fantasticato di piantare tutto in asso, prendere e partire, ricominciare da zero, da tutt'altra parte, dimenticare chi sono stato, chi sono, chi potrei essere, sulla prima bagnarola che capita a tiro...
...e rinascere, ma sarebbe poi solo una fuga ridicola, dai miei mulini a vento, dai miei dèmoni di cartapesta? Oppure la verità potrebbe essere qualche versta più in là e allora in qualche maniera bisognerebbe pure allontanarsi per poterla intravedere e capire qualcosa in più...
"Frale anima senza posa,
erra ovunque l'estuoso fiotto ti voglia;
Il perdono, se lecito, ti sia concesso
e insieme sia rimesso
ciò che a suo tempo fu spanto e dissipato,
quando ancora l'àncora dalle brunite marre
incagliava il cielo profondo e calmo"
(Simùn)
Fra poco albeggia, tempus fugit, le lancette continuano a rincorrersi, ma io preferisco vivere di crepuscoli.
Buonanotte

1 commento:

Anonimo ha detto...

Per fortuna cio che esprimi scrivendo su questo blog alcuni possono leggerlo conoscendoti.

15/3